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21 marzo 2024
Siamo al secondo giorno di esplorazione ad Hampi, luogo antico che nel corso del suo glorioso passato ha avuto diversi regnanti e storie di popoli.
Oggi ci ritroviamo a visitare un’area più a sud, dove l'influenza islamica è evidente. Spiccano strutture come il Lotus Mahal e il Royal Enclosure, che sono tra le più famose di tutto il sito archeologico. Il Lotus Mahal ci fa veramente impazzire per le geometrie intricate e rappresentava un luogo d'incontro per i governanti di un tempo.
La struttura del Lotus Mahal
Il Royal Enclosure si presenta invece come un ampio spazio verde nel quale, al fondo, sorge una struttura longitudinale con ampie camere circolari ed alti soffitti. Uno spazio vuoto utile solo ad una cosa: per tenere degli elefanti!
Un tempo, in India questi animali erano molto comuni, e utili per svariati compiti: il lavoro, le celebrazioni, e le guerre. Si può solo immaginare come fosse l’atmosfera e di quali spettacoli si potevano assistere un tempo.
Nelle vicinanze trovano anche altre curiose strutture come la Watch Tower, Queen’s Bath e Heritage Museum, ma decidiamo di non perderci troppo tempo.
La vista del Royal Enclosure dal Guards House
Tramonto al Matanga Hill
Al centro dell’area reale, ci soffermiamo anche al particolare tempio sotterraneo di Shiva e al tempio di Hazara Rama. Quest’ultimo era il tempio privato della famiglia reale ed è probabilmente l’unico ad avere le colonne di marmo nero.
Queste grandi colonne sono decorate con i bassorilievi della mitologia indù, le stesse iconografie che raffigurano le vicende narrate nel poema Ramayana, un’opera imponente di 24 mila versi scritti tra l’ottavo secolo a.C. e il terzo secolo d.C. L’epopea narra delle vicende della divinità Rama, che rappresenta il perfetto esempio di uomo (una delle tante reincarnazioni di Vishnu).
Tramonto al Matanga Hill!
Per il tramonto scegliamo una breve ma faticosa escursione in una delle bellissime colline di pietra. Dopo una buona mezz’ora, ci troviamo sulla cima del Matanga Hill, dove un sacco di scimmie ci accompagnano ai nostri attimi di contemplazione.
La vista è pazzesca: si vede tutto il sito archeologico del tempio di Shiva (che abbiamo raccontato nella storia precedente), contornato da verdi palme e le bellissime quanto enormi rocce.
Il tempio più famoso di Hampi e un mistero indiano
Arrivati al terzo e ultimo giorno di esplorazioni non vogliamo farci sfuggire la possibilità di visitare il più famoso tempio di Hampi. Si tratta del Vittala Temple, dedicato a Vishnu.
Nella trimurti, Vishnu rappresenta la preservazione, ed è accompagnato dal re degli uccelli Garuda. Nell’induismo infatti, le divinità sono spesso correlate a un animale che è riuscito a elevarsi allo stato di ‘dio’ grazie al raggiungimento di una maggiore consapevolezza.
Vishnu e Garuda sono celebrate al Vittala Temple con l’iconografico santuario in pietra scolpito a forma di carro. Questo monumento è talmente famoso da essere raffigurato sulle banconote da 50 rupees.
Il Vittala Temple con al centro lo Stone Chariot
Un’altra particolarità che colpisce di questo tempio sono le sue colonne portanti: ce ne sono 56 e… suonano!
Si tratta di decoratissimi e giganteschi pilastri in granito in grado di produrre musica una volta colpiti. Sono denominati SaReGaMa, in riferimento alle note musicali (nella scala indiana), e sono talmente misteriose che il loro funzionamento non è stato ancora scientificamente spiegato.
Le colonne musicali del Vittala Temple
India, Hampi, Temples, Adventure
Tramonto al Queens Palace e la leggenda del dio scimmia
Il tramonto è sempre un lato fondamentale dei nostri viaggi. In conclusione della nostra esperienza ad Hampi trascorriamo gli ultimi momenti in cima al Queens Palace.
Di quest’antica residenza della regina ne è rimasta solo la base del primo piano, ma risulta perfetta per rilassarci e goderci gli ultimi attimi.
Le rovine del Queens Palace
Sfortunatamente non abbiamo avuto il tempo di esplorare al di là del fiume. L'area è chiamata hippie island ed è collegata dai vari traghettatori, dove si possono trovare alloggi per turisti e scalatori.
Non solo: secondo una leggenda, sulla collina di Anjaneya è nato il re scimmia, Hanuman. Molto venerato in India, si dice sia diventata la scimmia più saggia e forte. Grazie alla sua incrollabile devozione, forza e autocontrollo, Hanuman ci ricorda che il potere illuminato si trova all’interno di ognuno di noi.
Una delle tante colonne scolpite raffiguranti Hanuman
Conclusione: lo spirito di Hampi
Hampi non ha perso affatto lo splendore nel tempo.
La città si è modificata molto nel corso dei secoli per poi avere qualche centinaio d’anni di abbandono, dove la sabbia si stava riprendendo quel terreno già suo, come per ricordare l’impermanenza del tempo. Ma la sua riscoperta nel 1800, con i successivi progetti di restauro e la coesione con la comunità rurale, permettono di vivere ancora questo sogno fatto di sacre tradizioni e immensi paesaggi. La sua popolazione interna mantiene intatti i valori, rispettando inoltre la flora e la fauna selvatica.
Un momento di meditazione per una simpatica scimmia di Hampi
Hampi è un sito molto accessibile, con costi relativamente bassi e un afflusso di turisti non eccessivo nemmeno in alta stagione, da ottobre a febbraio.
Si può dire che è difficile arrivarci, in quanto lontano da altre città più importanti dell’India (e quindi anche da Delhi), ma una volta sul posto, la sua visita non richiede un percorso preimpostato da seguire.
Sicuramente sarebbe più interessante fornire sul luogo informazioni sui monumenti, invece di cercarli per esempio sul sito ufficiale. Sono presenti guide turistiche all’ingresso dei principali luoghi d’interesse, ma non è sempre chiaro quali siano le guide ufficiali.
Potrebbe essere anche più agevole la gestione del noleggio scooter, che invece è affidata a privati. A volte, sono di difficile localizzazione e, si dice che alcuni siano di comune accordo con aziende di tuktuk per favorire il maggior utilizzo di quest’ultimi (durante i giorni più affollati).
La nostra avventura in scooter
Ad Hampi non si smette mai di stupirsi, tra un rosso tramonto con vista su incredibili colline ed antiche statue.
L’arte era sicuramente messa in primo piano, e la si può tuttora osservare in ogni sua declinazione. Basti anche solo immaginare che parte di questi templi erano dipinti con tinte vivaci e naturali. Capire, almeno in parte, l’antico significato degli imponenti templi è sicuramente importante per darne il contesto e le motivazioni che ne hanno spinto l’incredibile realizzazione.
Extra: libri, costi e risorse
Libri consigliati
A Forgotten Empire: Vijayanagar - Robert Sewell
Costi
Moto 125cc: 7€/giorno (600₹)
Noleggio presso Ismail Garage a KamalapuramAlternativa alla moto
Tuktuk taxi: 6-8€/giorno (500-700₹)Alloggio a Kadirampura: 14€/notte (1200₹)
Ingresso ai tre principali templi*: 5€/giorno (500₹)
Pasto normale a Hampi: 2.50€ (220₹)
Guida privata:
Mezza giornata: 5-7€ (400-600₹)
Intera giornata: 11€ (1000₹)
*Templi principali: Zenena Enclosure Elephant Stable, Lotus Mahal e Vittala Temple
Consigliamo di alloggiare al distretto di Kadirampura o a Hippie Island al di là del fiume.
Colline per godersi il tramonto: Anjaneya Hill, Matunga Hill, Malyavanta Hill, Hemakuta Hill
Risorse
Sito ufficiale di Hampi: hampi.in
Insight sull'impero di Vijayanagara: wikipedia.org/wiki/Impero_di_Vijayanagara
Info aggiuntive su Hampi: karnataka.com/hampi
Articolo New York Times: nytimes.com/interactive/2019/travel/places-to-visit.html
Articolo sul Vittala Temple del Times of India: timesofindia.com/hampis-vittala-temple-of-musical-pillars/articleshow/65608824.cms