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26 maggio 2023
Il Ciclo della Felicità Temporanea
La vita è un insieme di esperienze. Alcune ti formano, altre ti cambiano per sempre e altre ancora che sono puro divertimento temporaneo o tutto il contrario. Esse possono essere le più belle della tua vita, ma ti possono portare ad un livello tale da volerne ancora, ancora e ancora. Di diventarne dipendente.
Il divertimento non è altro che uno stato di felicità temporanea. La felicità, in ottica chimica, non è altro che una molecola: la “serotonina”. La serotonina infatti, è anche chiamata appunto: “ormone della felicità”. Quest’ormone, una volta entrato in circolo, scatena varie reazioni chimiche, donandoci benessere fisico e mentale.
Quindi riassumendo: una situazione in cui mi sto divertendo mi fa stare bene. Ma è la situazione ad essere divertente o è la mia interpretazione a essa? Credo più la seconda, visto che il cosa è divertente è prettamente soggettivo.
Formula di struttura della serotonina.
La Pericolosa Dipendenza dalla Felicità
Ma è possibile essere dipendenti dal divertimento, dalla felicità?
Sì, e dovremmo esserlo, e in un certo senso lo siamo tutti. Ma questo può essere pericoloso, in quanto dipendenti della propria fonte di felicità.
Quindi, per capirci meglio, il loop diventa:
-> situazione a noi divertente
-> felicità temporanea
-> termine della felicità scaturita dalla situazione
-> necessità di tornare alla situazione divertente
Da notare che il termine “situazione” può intendere anche solo un’azione o un soggetto. Per esempio una persona, la televisione, la droga, ecc. Tutto può essere una dipendenza della nostra felicità.
La dipendenza non è mai buona. Controlla le persone, qualsiasi essa sia. Sotto dipendenza perdiamo la nostra coscienza e ci lasciamo trascinare.
La Consapevolezza e la Scelta nel Vivere
Diviene abbastanza semplice essere vittima degli eventi, trascinati come se si stesse al centro di un torrente d’acqua inarrestabile. Continuando a necessitarne constantemente.
Questo vortice di avvenimenti può modificare tutto, anche in maniera permanente.
Attenzione! Non sono qui per fare la morale a nessuno, ma se non si ha quel dannato criterio, la vita può prendere una piega “sbagliata” e il senso di questa può diventare solo quella di divertirsi e “sforare”. La vita come dipendenza a quella stupida molecola.
Per qualcuno potrebbe essere normale, che non ci sia niente di sbagliato in tutto questo, ma la sensazione che mi trasmette è quella di avere davanti a me il computer più potente del mondo e usarlo solo per fare le tabelline.
È riduttivo, stupido e fottutamente sprecato. Noi esseri umani, non siamo venuti al mondo per essere scemi. Almeno questo è quello che credo.
La nostra presenza in questo mondo ha sicuramente un senso più alto, un senso che non deve essere per forza qualcosa di utile o condiviso dalla società ma che ci realizzi come individuo. Ci faccia sentire bene.
Il vivere è sicuramente personale, ma essere dipendenti da qualcosa è davvero vivere?
Posso dire di conoscere solo poche persone che non hanno dipendenze. Abbiamo normalizzato cose esterne che influenzano le nostre scelte di vita. Perdiamo il controllo e non ce ne rendiamo conto.
Credo che in quei momenti, bisogna avere il coraggio di cercare di prendere coscienza di quello che ci sta succedendo e di sapere che possiamo scegliere. Scegliere di assecondare quella dipendenza o tenere fermo al nostro criterio.
È così facile perdersi per strada…
WIKI-CURIOSITÀ:
01
La serotonina si ritrova, oltre che negli animali, anche nei funghi, nelle piante e nel veleno di alcuni insetti (oltre che sulle spine di alcune piante) per la sua capacità di causare dolore nel sito di iniezione.
02
Essa costituisce il freno naturale del riflesso dell’eiaculazione e un basso livello di questo neurotrasmettitore è la causa costituzionale principale dell’eiaculazione precoce. Inoltre regola il sonno, la temperatura corporea, la sessualità, l’empatia, funzioni cognitive, creatività e appetito.
03
La manipolazione dei circuiti cerebrali della serotonina è al centro del meccanismo d’azione di numerosi psicofarmaci, soprattutto antidepressivi (ad esempio negli antidepressivi SSRI come il Dropaxin, Prozac e Zoloft, antidepressivi triciclici e inibitori delle monoammino-ossidasi) e antipsicotici ma anche di alcune sostanze stupefacenti (come la cocaina, gli psichedelici, l’MDA e l’MDMA).