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17 febbraio 2024
Complice anche l’arrivo del mio compleanno, io e Gabriela volevamo festeggiare. Il luogo di silenzio e pace quale era Auroville non ci bastava. Cercavamo un luogo dove poterci esprimere liberamente. Pensavamo alla musica, al ballo, alle persone; quella era la nostra idea di libertà e festa. Ci serviva quindi un cambio netto: passare dalla pace alla non-pace, dalla sponda est dell’India alla sponda ovest. Ci spostammo così a Goa.
Goa è forse la regione indiana più pazza e fuori dagli schemi. Per capirci, in questa piccola parte di mondo avevano inventato addirittura un genere musicale: la ‘goa’ appunto. Una sorta di techno psy-trance. Per capirci: quella musica che si sente ai rave.
La strada principale di Arambol e i suoi mercatini
Pare strano, perché come dicevo nel precedente racconto, la pace è fondamentale per la propria trasformazione o crescita personale. Eppure la vera pace è interiore, e non obbligatoriamente connessa con quella esteriore, e un vero yogi è in pace anche nella tempesta più assordante.
La musica, e quindi il ballo, hanno il potere di curare, unire, esprimere e liberare le persone. La mia musica, in tutto quel silenzio, era proprio la goa. Ne sentivo l'esigenza e anche Gabriela non vedeva l’ora di esprimere tutta la sua passione per il ballo.
La medicina più antica al mondo
Eravamo arrivati nel distretto di Vagator, una zona abbastanza commerciale del centro-nord di Goa, ma era solo il punto di partenza della nostra nuova avventura indiana. Quest’area è anche famosa per i festival techno, e infatti ce n’era uno proprio quel pomeriggio. Perfetto, era la nostra occasione, e dovevamo coglierla al volo.
Ci siamo lanciati direttamente sul posto e per l’ingresso abbiamo pagato l’irrisoria cifra di 200 rupie, circa 2 euro.
Il posto era enorme, con palme in ogni dove, mercatini e foodtruck per ogni cucina del mondo che circondavano l’area. Abbiamo continuato a seguire la musica e ci siamo ritrovati al centro della pista: WOW!
Io e Gabriela al festival techno
La musica era incredibile, e l’ambientazione era veramente unica. Ma quello che mi ha colpito più di tutti era la gente. La gente! In mezzo secondo stavamo ballando come pazzi tra donne di 70 anni e ragazzi di 20… E ci stavamo tutti divertendo!
Chi mi ha sorpreso più di tutti era Gabriela. Era la sua prima volta ad un festival con questo tipo di musica. La prima cosa che mi ha detto è stata: “Ho dovuto aspettare 29 anni per scoprire questa figata di musica?!? IN INDIA POI???”
Essere la musica: Il suono e il sono
C'è una differenza abissale tra il 'sentire' ed 'essere' la musica. Quest'ultimo significa sincronizzare il proprio ritmo vibrazionale con il ritmo del suono.
Quando "diventiamo la musica", emettiamo delle frequenze (o vibrazioni) che sono benefiche. Proviamo benessere e armonia. Infatti, il ballo è considerato un tipo di meditazione.
Per capirci meglio, una persona esperta in meditazione ha la capacità di raggiungere frequenze Delta (0.5-3.0Hz), le stesse del sonno profondo.
“Ballare è una delle meditazioni più profonde.” Osho
Amey che sta suonando un handpan in mezzo alla giungla di Goa
Per aiutarmi in questo, inizialmente preferisco chiudere gli occhi, in modo da non lasciarmi distrarre da quello che sta succedendo al di fuori di me. Successivamente a questa fase di allineamento tra me e la musica, riapro gli occhi per rimanere nel presente. Continuo poi a farmi guidare dal ritmo lasciando agli occhi solo il compito di vedere la realtà per quella che è, senza che la mente ponga il suo controllo.
Non si tratta quindi solo di lasciarsi andare, ma si entra nel profondo. Si toglie quel velo di “raggiungere un qualcosa”, dare un senso alle cose, o inseguire una tecnica. Ci si libera dei blocchi mentali e si aprono porte spazio-tempo precedentemente inesistenti.
“Se vuoi scoprire i segreti dell'universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione.” Nikola Tesla
Un ritrovo intorno al fuoco a cantare e suonare insieme a gente sconosciuta
Non è assolutamente semplice, me ne rendo conto. Soprattutto in un contesto in cui ballare prende spesso un significato di dimostrare o imitare.
La bellezza è voler ballare con lo scopo di… Niente! Solo per noi stessi.
Credo che la musica abbia il potere di silenziare la mente, se glielo permetti. In questo modo non si pensa a ballare, ma si balla e basta, raggiungendo quel non-pensare.
India, Goa, Music, Dance, Party, Meditation, Festival
L’arte per esplorare ed esprimere noi stessi
Terminato il festival, ci sentivamo davvero felici e per niente stanchi. Per entrambi, intossicarsi con alcol o altre droghe non ha molto senso in questi ambienti, perché ci divertiamo lo stesso. Quelle sostanze dopotutto sono solo una scorciatoia per uno stato mentale raggiungibile anche senza il loro utilizzo.
Paesaggio panoramico a nord di Goa
Dopo qualche giorno alla scoperta di Vagator, ci siamo diretti ancora più a nord: ad Arambol. Quest’area è famosa per essere un luogo di ritrovo per hippie, un ambiente più “pacifico”. Seguendo come sempre l’istinto ci siamo imbattuti in diversi eventi di ecstatic e contact dance: due tipologie di ballo dove non esistono particolari tecniche. Ci si abbandona alle proprie sensazioni muovendosi liberamente, avendo una sorta di “estasi naturale" da esso.
Le due tipologie di ballo si differenziano dal fatto che nella prima, i partecipanti non si toccano, e in generale è un'esperienza individuale. Mentre nella seconda, l’unica “regola” è quella di rimanere in contatto con almeno un’altra persona.
Solitamente, alla conclusione di questo tipo di eventi avviene una parte di meditazione passiva o rilassamento per accompagnare la fine dell’esperienza e lasciarsi guidare in uno stato di calma.
Evento di open-mic ad Arambol
Mi sono reso conto che questi luoghi artistici sono veramente importanti; dove ci si può esprimere liberamente. Una rarità al giorno d’oggi. Ci ricordano di sprigionare la nostra diversità, quella 'cosa' che ci rende unici e al tempo stesso uniti.
"Danza, quando sei distrutto. Danza, se hai strappato le bende. Danza nel bel mezzo del combattimento. Danza nel tuo sangue. Danza quando sei perfettamente libero." Rumi
Sono convinto che il ballo è una tipologia di meditazione attiva più divertente, e la più semplice, in una società non abituata al silenzio e al non-fare. Per me è anche un modo di rendere grazie alla vita, esprimendo ciò che sono, senza per forza inseguire qualcuno o qualcosa, come un pensiero.
Extra: libri, costi e risorse
Libri consigliati
Frequency. Il potere delle vibrazioni personali - Penney Peirce
432 Hz: La Rivoluzione Musicale - Riccardo Tristano Tuis
Costi medi
Affitto guest-house: 15€/notte (1300₹)
Noleggio scooter: 5€/giorno (500₹)
Vitto: 3€/pasto (270₹)
Caffè espresso: 1€ (90₹)
Chai: 0.50€ (45₹)
Risorse
Insight meditazione nel ballo: https://en.wikipedia.org/wiki/Dancemeditation
Articolo sulle frequenze curative: Healing Frequencies: The Complete List (myrelaxation.online)
La meditazione nel ballo secondo Osho: Osho Dance Meditation - Humaniversity
Ricerca scientifica sulle frequenze del corpo umano: (PDF) The Vibrational Frequencies of the Human Body (researchgate.net)