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16 marzo 2025
"Napoli non è una città, è un mondo", una scritta che mi è rimasta impressa e più ci penso più la sento vera. Napoli è un vero e proprio aggregatore di diversità, tantissime, e non è famosa solo per la pizza, Totò e Maradona.
Basti pensare che proprio di questa città si raccontano e tramandano storie di sirene, draghi e fantasmi, ma non voglio troppo entrare nei miti e leggende. Ho preferito invece riportare gli ingredienti della mia pizza spirituale a Napoli, un viaggio nel mondo partenopeo alla scoperta di luoghi di profondità e particolarmente interessanti.

Chiostro di Santa Chiara

Dove meditare
Il mio primo pensiero arrivato in città è stato: "dove trovo un luogo per meditare?". Non volevo perdere la mia pratica e subito mi sono messo alla ricerca. Alla fine, ho trovato il Self Realization Fellowship (della scuola di Yogananda) e due centri buddhisti. L'ambiente che si respirava al SRF non mi ha fatto impazzire: troppo piccolo e sterile, mentre ho preferito il centro buddhista a Piscinola (di dottrina Theravada) e il Thubten Kunkyen a Decumani (di dottrina Mahayana), ospitando regolarmente sessioni di meditazione, eventi formativi e ritiri.

Duomo di San Gennaro
Al di fuori delle meditazioni mi sono dedicato molto alla scoperta della città. Dopo giorni a girovagare mi sono reso conto che il luogo che mi aveva colpito più di tutti era stata la famosa Cappella di San Severo, lasciandomi letteralmente a bocca aperta. Una piccola perla composta da opere barocche, misteri, esposizioni contemporanee e capolavori, come il celebre Cristo Velato, ma non solo.
Tra le numerose statue presenti, quelle dedicate alle dieci virtù mi hanno colpito particolarmente: rappresentano le tappe del cammino iniziatico verso la conoscenza e il risveglio spirituale. Esse sono: Liberalità, Decoro, Zelo della Religione, Pudicizia, Disinganno, Soavità del giogo coniugale, Sincerità, Amor Divino, Educazione e Dominio di sé stessi.
“Qui non vident videant”: quelli che non vedono vedranno.

Facciata della Chiesa del Gesù Nuovo
Tra chiese e catacombe
Durante i miei giri per le strette vie di Napoli, ho sentito una vicinanza con le città sacre che ho visitato in India. Non solo perché i napoletani guidano come dei pazzi e senza casco, ma anche per le innumerevoli incisioni e statue di santi e madonne, che rivelano una profonda venerazione. Ho scoperto che solo nel capoluogo campano sono stati nominati ben 52 santi protettori!
È stato quindi spontaneo entrare in qualche chiesa e, se dovessi sceglierne una oltre al bel Duomo di San Gennaro, sarebbe la Chiesa del Gesù Nuovo. In entrambe mi veniva spontaneo rivolgere lo sguardo verso il soffitto e i suoi incredibili affreschi.

Affreschi della chiesa del Gesù Nuovo
Anche se più frequentata, all'interno della Chiesa del Gesù Nuovo ho sperimentato una profonda sensazione e intimità col momento presente, in estasi da ciò che mi circondava. Si trova molto vicino al complesso di Santa Chiara, un altro luogo molto famoso e che ti consiglio vivamente.
Un altro importante ingrediente tra lo storico e l'esoterico riguarda la sepoltura: le catacombe di San Gennaro e di Sant'Aspremo mi hanno avvicinato al rito dei morti e alla purificazione dell'anima di un tempo. Di questi antichi cimiteri sotterranei sono rimasto davvero stupito dalla loro grandezza, e dalle informazioni interessanti fornite dalle guide. E come diceva Totò:
Ccà dinto,’o vvuo capi,ca simmo eguale?…
…Muorto si’tu e muorto so’ pur’io;
ognuno comme a ‘na’ato é tale e quale”.

Catacombe di San Gennaro

L'arte di stupire e alcuni consigli
Il biglietto d'ingresso alle catacombe permette anche uno sconto sul museo di Jago, che mi è piaciuto alla follia. Le sue opere mi hanno colpito per la capacità di farmi cambiare prospettiva. Piccoli dettagli, come il sasso presente in molte sculture, aggiungevano un valore enorme e mi ricordavano che c'è sempre quella possibilità di vedere e vivere in tanti modi diversi.
Jago non è sicuramente il tipico artista, considerata la completa rielaborazione o trasformazione di alcune opere. Per esempio il suo ritratto scolpito situato all'ingresso è l'unica opera a poter essere toccata e quindi modificata, modellata. L'osservatore diventa parte dell'esperienza creativa.

Museo di Jago

Consigli di viaggio
Prima di continuare il racconto alla prossima storia ci tenevo a lasciarti con due consigli:
Per contemplare il tramonto a Napoli rimanendo in un contesto spirituale e immerso nella natura, la collina dei Camaldoli è il luogo perfetto. Questo luogo di pace ospita anche l'eremo ma la struttura principale dei Camaldoli è nelle colline del casentino.
decidere dove soggiornare a Napoli centro spendendo poco non è stato semplice e il mio consiglio è Hopestel - The Secret Garden. Oltre ad avere una cucina e salotto molto curati presenta anche un giardino interno dove ospitano anche eventi come lezioni yoga e altro.
Buon viaggio e al prossimo racconto!
Napoli, meditazione, Sansevero, Chiese, Museo